lunedì 12 gennaio 2015

“Tour du Diable”

Dieci anni fa, nel 2005, M. Capuzzo Dolcetta parlava delle sette torri del diavolo, idea che lui riprendeva da R. Guénon (in una lettera degli anni Trenta, quindi  non proprio ieri...), e faceva notare come la “faglia” delle lotte all’epoca,  ancor di più **oggi**, seguisse più o meno la linea delle “sette torri”.



sabato 10 gennaio 2015

Imagenes de Baja (Wiki Commons) - Un homaje a qui sabemos ser litaratura, tambien... -



http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/61/Devils-Peak_Sierra-SanPedroMartir_BajaCalifornia_Mexico.jpg/1024px-Devils-Peak_Sierra-SanPedroMartir_BajaCalifornia_Mexico.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f5/Baja_California_Desert.jpg
(Sonora, fra Baja, lo stato di Sonora, Mexico, 
e la zona di Yuma, fra Arizona 
e Sud-Est California, 
USA) 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/82/Sonoran_Desert_33.081359_n112.431507.JPG/1024px-Sonoran_Desert_33.081359_n112.431507.JPG 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d1/Sonora_desert_of_altar.jpg 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/08/El_Camino_del_Diablo%2C_border_patrol.jpg/1024px-El_Camino_del_Diablo%2C_border_patrol.jpg
(El camino del diablo, molto frequentato, oggi...) 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/86/20091211_-_Puerto_Penasco_-63.jpg/1280px-20091211_-_Puerto_Penasco_-63.jpg 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a0/SkyIslands_from_SantaCatalinaMtns.JPG/1280px-SkyIslands_from_SantaCatalinaMtns.JPG 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c7/Mount_Wrightson_from_Madera_Canyon.JPG/1280px-Mount_Wrightson_from_Madera_Canyon.JPG 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/31/E_and_S_Santa_Rita_Mountains.jpg/1280px-E_and_S_Santa_Rita_Mountains.jpg 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/30/Mtwrightsontucsonarizona.jpg/1280px-Mtwrightsontucsonarizona.jpg 



 



 


sabato 3 gennaio 2015

La “Lettera” del Prete Gianni (‘Presbyter Johannes’) ed Ottone di Frisinga



Tre detti interessanti: Federico II, F. Altheim, Paracelso



“E’ nostra intenzione mostrare le cose che sono, come sono”.
Federico II di Svevia, De arte venandi cum avibus.




“Bisogna riconoscere che i nostri tempi non sono favorevoli agli studi religiosi. 

Le energie creative s’inaridiscono, quando fra la difesa programmatica 
dell’esistente e la sua radicale negazione, 
fra la restaurazione ecclesiastica e la propaganda atea, fra servilismo e disprezzo non si dànno altre alternative; quando la parola tace, perché i pro e i contro d’una misera apologetica e di una critica quasi altrettanto misera si sono esauriti da tempo. E’ il dialogo (…) a far della storia spirituale quello che è. 
Ma come può svolgersi un dialogo, se manca la materia sulla quale dialogare? L’indagine spregiudicata di quell’aspetto della realtà spirituale, che si cela in un’espressione ancor modesta, costituisce la premessa alla comprensione della storia religiosa (…). Ma come possono sorgere comprensione e valori, quando, presumendo di possedere incontestabili criteri di verità, ci si sente superiori a tutte le altre concezioni? Tutti siamo convinti che l’avvento di una nuova èra, nella quale speriamo (…), deve aver inizio con la distruzione
delle forme sorpassate. 

Se alla religione spetta
davvero, nel processo storico, il posto che le fu
attribuito un tempo, tale distruzione dovrà
cominciare proprio nella sua sfera;
per meglio dire, essa dovrà attuarsi là in modo
più radicale ed energico che altrove. 

Ed anche
di questo siamo convinti: 

che la nostra speranza
deve sorgere e cadere con la capacità di trovare
nuove basi religiose, 

invece d’integrare,
come quasi sempre accade, 

le acquisizioni stimate
definitive con altre della stessa origine”.

Franz Altheim, Il dio invitto, Feltrinelli 1960, pp. 6-7 

(Recentemente ripubblicato dalla Mediterranee (2007), 
traduzione di E. Albrile).




“Se tu sei destinato a scrivere un libro, non sarà male
 Aspettare sia pure sessanta o settant’anni e più.
 Se anche il pensiero si agitasse in te e se tu credessi
 di poterlo esprimere, non voler montare subito in sella.
 Tanto, il pensiero non rimarrà nascosto, ma dovrà uscire
 come esce il bimbo dal seno di sua madre.
 E ciò che esce in quel modo, sarà fruttifero e buono
 e non si dovrà trascurarlo. Segui l’insegnamento
di quel pensiero, chiedi e batti, invece di dare importanza
 ad ogni inezia. Ogni frutto ha la sua stagione”.

Paracelso, Il tesoro dei tesori. Scritti
Alchemici e magici
, Edizioni Rebis Viareggio, s.d., p. 114.






venerdì 2 gennaio 2015

“ECONOMIA E FINANZA: CONDIZIONATE DA FORZE OCCULTE?” Ricordando ANTHONY C. SUTTON


ECONOMIA E FINANZA: CONDIZIONATE DA
FORZE OCCULTE?
IL PARERE DI ANTHONY C. SUTTON


Questo blog ricorda il prof. Sutton, ricercatore alla Stanford University1, per il dodecennale (l’anno scorso [2014]2) della scomparsa di Anthony C. Sutton, avvenuta nel 2002. Si è trattato di una scomparsa per nulla ricordata – e cui noi si giunge con un notevole ritardo dovuto alle varie difficoltà che circondano questi temi, di cui comunque si parla tantissimo (un esempio e D. Estulin, nel suo Il Club Bilderberger. La storia segreta dei padroni del mondo (Arianna Editrice), del 2009 (edizione or. 2005), recentemente ripubblicato).

A tal proposito, che tali tematiche sian tutt’altro che “nuove” lo si può ricordare facendo riferimento ad un famoso libro degli Anni Cinquanta del secolo scorso (sic!): https://en.wikipedia.org/wiki/The_Power_Elite; di tale scritto si può legger una recensione, un articolo di sintesi dello stesso autore (in inglese, ahimè), al seguente link: http://www.csub.edu/~akebede/SOC502Mills2.pdf.

Ci sarebbe da dir questo: tali tematiche son sempre girate. Quel che è cambiato – di profondo – è che, da un certo punto in poi, come se gli anticorpi della società verso certe forze siano cadute, in una sorta di Aids collettiva, una “immunodeficienza acquista sociale”, artificialmente acquisita...

Il sito ufficiale a lui, Sutton, dedicato è (in inglese): http://www.antonysutton.com/. Un ricordo di lui nel 2012, in occasione del decennale della scomparsa, lo si può leggere su quest’indirizzo web: http://www.digitaljournal.com/article/326318.

Ora cosa ne diceva, di tali tematiche, Sutton, tra l’altro ricercatore di economia? Potrebbe essere utile fare un po’ il punto della situazione, in relazione a ciò che lui sosteneva, si sia d’accordo o non.

Sutton, nel corso delle sue ricerche, ha sostanzialmente approfondito due temi di base: 1) le relazioni economiche fra la Grande Finanza americana e l’ascesa sia del comunismo sia del nazismo3; 2) lo studio delle forze nascoste che influenzano sia l’economia sia la politica, ma senza il ben noto e fallace “complottismo”4.

Nei nostri tempi di affermazioni “complottistiche” - volutamente eccessive, dunque poco credibili -, il prof. Sutton, con discorsi piuttosto seri, ha parlato di questi temi con una qualche base, e da molto prima della “voga” che questi temi del “complotto delle ‘banche’” hanno avuto su Internet (peraltro, “banche” non ben identificate e spesso criticate con punti di vista molto ma molto ma molto superficiali), voga nata dalle ben note vicende della Grande Crisi economica e politico-sociale mondiale.

Si sa che quando una moda esplode è solo tempo che prima o poi passi o che generi il suo contrario o l’assuefazione: e così tutto passa, senza lasciar tracce5.

Il “gran polverone” è una tecnica ben nota di manipolazione della mente istintiva delle masse6, è la notte in cui “tutte le vacche sono nere” e, quindi, le vere vacche nere vi si occultano con grande facilità e pieno successo.

In ogni caso, Sutton chiamava gli Skull&Bones la “confraternita della morte” (http://rense.com/politics6/SKULL.htm), il che ricorda molto quel che, Magaldi & C., dicono di “certe” forze7

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1http://en.wikipedia.org/wiki/Antony_C._Sutton.

2Si pensava di ricordarlo con una piccola manifestazione, ma chi è stato contattato per dare una mano e fornire un localino temporaneamente ha fatto “orecchie da mercante”, come suol dirsi... 
 
3In: Wall Street and the Bolshevik Revolution e Wall Street and the Rise of Hitler (online a: http://reformed-theology.org/html/books/bolshevik_revolution/index.html; e: http://reformed-theology.org/html/books/wall_street/index.html).

4Ha parlato della Trilateral Commission in: Trilaterals Over America (1995); poi, non si può tacere il suo “pezzo da maestro”, e che lui stesso considerava il suo “Magnum Opus”, e cioè il suo libro dedicato agli Skull&Bones: America’s Secret Establishment: An Introduction to the Order of Skull & Bones (1983, 1986, 2002). Lo chiamava anche “The Order”, non un ordine qualsiasi ma “l’Ordinepar excellence, per lui una sorta di network nascosto che impestava il mondo degli affari e l’Amministrazione Federale degli Usa (con legami ben oltre gli Usa). Tra le altre cose, un’interessante intervista del 1999 a Sutton la si può trovar qui: http://www.antonysutton.com/suttoninterview.html.

5Vi sono varie intervista da lui date, ed “in anni non sospetti”, e che son reperibili su Internet, You Tube per la precisione: http://www.youtube.com/watch?v=GnYoocSfrzE. Considerata la menzione di Bush senior, ognuno può facilmente datare l’intervista: di qui si dedurrà che certi dati siano ben noti da tempo, ed oggi, con la loro sovraesposizione, per nulla paradossalmente, li si svaluta invece, che poi è lo scopo. La sovraesposizione ha effetto contrario, oltre un certo limite però, mentre la sottoesposizione non ha effetto contrario se non accompagnata da “voci” ed altri eventi eclatanti. Allora tutti si chiedono come mai quell’individuo, quel lavoro o quella particolare opera possa esser legata a quel singolo evento eclatante: ed ecco la pubblicità involontaria conseguente. 
 
6Cfr. http://december-wolf.blogspot.it/2012/03/pr-public-relations.html.

7http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/01/recensione-ovviamente-breve-dellultimo.html. 

Rileggendo Polanyi, link - Ma davvero la crisi deriva dal “non avere ben applicato” le ‘ricette’ neoliberiste?? -